Diario
10 novembre 2008
Carlà et moi
Torno a postare dopo un anno di assenza, per ragioni personali di tempo e di voglia. Ciò che mi spinge è la nuova grandiosa divaricazione tra gli accadimenti del mondo e quelli del nostro Paese: gli Stati Uniti hanno un presidente nuovo, in tutti i sensi, e noi abbiamo un presidente del consiglio vecchio, in tutti i sensi. Il vecchio si permette di trattare il nuovo con degnazione, e addirittura di sfottere, mentre la solita compagnia di giro dei suoi buffoni di corte (tranne il povero Gasparri, al quale stavolta hanno dato il foglietto sbagliato) canta contemporaneamente osanna a due posizioni del tutto antitetiche. Viva Berlusconi, che vuole diminuire le tasse ai ricchi, e viva Obama, che vuole diminuirle ai poveri. Viva Berlusconi, che vuole rinviare gli interventi sull'ambiente, e viva Obama, che vuole investirci 150 miliardi di dollari. Viva Berlusconi, che vuole contrarre la sanità e l'istruzione pubblica in favore del privato, e viva Obama, che vuol creare un sistema sanitario nazionale che curi chi ne ha bisogno. Con tutto ciò, non posso essere d'accordo con madame Sarkozy: io sono orgogliosissimo di essere italiano, e non vorrei essere nient'altro. Mi farebbe molto piacere, però, che non lo fosse Berlusconi.
| inviato da oldman il 10/11/2008 alle 11:20 | |
30 novembre 2007
GAZEBAO
Sabato 1 e domenica 2 dicembre si svolgerà il grande referendum popolare per la scelta del nome del nuovo (nuovo?) partito (partito?) del popolo (del popolo?) della libertà (della libertà?).
I risultati saranno comunicati alle 19.50 di venerdì 30 novembre.
balle spaziali
| inviato da oldman il 30/11/2007 alle 11:30 | |
10 luglio 2007
FILO DIRETTO
Io però una cosa l'ho capita: il Padreterno ce l'ha con me, forse si è offeso per qualche cosa che io non so, non ha tempo, non Gli funziona la segreteria telefonica, risponde solo a chi conosce San Pietro che Gli fa da segretario, o mi chiamerà tra cinquantamila anni, tanto per Lui è fra un attimo.
Ogni tanto io ci provo a chiamarLo, ma non mi si fila di pezzo.
Invece Bush ci parla in continuazione, Blair lo ha sentito nel 2003, Berlusconi ogni tanto Gli offre qualche consiglio (mi consenta...), il Papa ne ha la legale rappresentanza per gli atti di ordinaria amministrazione
Ho provato anche a chiamare il call center della Tre, ma mi hanno risposto che loro non sono la Trinità, ma la Hutchinson & Whampoa, che credo siano la reincarnazione dei due ladroni.
Cosa debbo fare? Non ho ancora l’età per mettermi in politica, visto che non ho ancora compiuto i sessanta, non posso aspirare ad un seggio in Parlamento perché sono incensurato e pago persino l’abbonamento TV, non posso farmi prete perché ho moglie.
Insomma, per scambiare due parole con Lui debbo proprio morire?
Perché parla solo con quelli che a morire ci mandano gli altri?
| inviato da oldman il 10/7/2007 alle 16:19 | |
11 giugno 2007
ULTIME NOTIZIE!!!
Il Presidente George W. Bush “perde” l’orologio mentre gli albanesi gli baciano le mani.
Un pensionato di Milano “perde” i denti d’oro mentre bacia le mani a Berlusconi.
| inviato da oldman il 11/6/2007 alle 21:13 | |
7 giugno 2007
COSI' DIVERSI, COSI' SIMILI.
Giorgio Ambrosoli fu assassinato nel luglio del 1979, a quarantasei anni, per mano di un sicario pagato da Michele Sindona, il banchiere che Giulio Andreotti aveva definito “il salvatore della lira”.
Questo è il testo della lettera che tempo prima aveva scritto a sua moglie:
Anna carissima,
è il 25.2.1975 e sono pronto per il deposito dello stato passivo della B.P.I. atto che ovviamente non soddisfarà molti e che è costato una bella fatica.
Non ho timori per me perché non vedo possibili altro che pressioni per farmi sostituire, ma è certo che faccende alla Verzotto e il fatto stesso di dover trattare con gente dì ogni colore e risma non tranquillizza affatto. E’ indubbio che, in ogni caso, pagherò a molto caro prezzo l'incarico: lo sapevo prima di accettarlo e quindi non mi lamento affatto perché per me è stata un'occasione unica di fare qualcosa per il paese.
Ricordi i giorni dell'Umi (Unione Monarchica Italiana) , le speranze mai realizzate di far politica per il paese e non per i partiti: ebbene, a quarant' anni, di colpo, ho fatto politica e in nome dello Stato e non per un partito. Con l'incarico, ho avuto in mano un potere enorme e discrezionale al massimo ed ho sempre operato - ne ho la piena coscienza - solo nell'interesse del paese, creandomi ovviamente solo nemici perché tutti quelli che hanno per mio merito avuto quanto loro spettava non sono certo riconoscenti perché credono di aver avuto solo quello che a loro spettava: ed hanno ragione, anche se, non fossi stato io, avrebbero recuperato i loro averi parecchi mesi dopo.
I nemici comunque non aiutano, e cercheranno in ogni modo di farmi scivolare su qualche fesseria, e purtroppo, quando devi firmare centinaia di lettere al giorno, puoi anche firmare fesserie. Qualunque cosa succeda, comunque, tu sai che cosa devi fare e sono certo saprai fare benissimo. Dovrai tu allevare i ragazzi e crescerli nel rispetto di quei valori nei quali noi abbiamo creduto [... ] Abbiano coscienza dei loro doveri verso se stessi, verso la famiglia nel senso trascendente che io ho, verso il paese, si chiami Italia o si chiami Europa.
Riuscirai benissimo, ne sono certo, perché sei molto brava e perché i ragazzi sono uno meglio dell'altro [... ]
Sarà per te una vita dura, ma sei una ragazza talmente brava che te la caverai sempre e farai come sempre il tuo dovere, costi quello che costi. – (…)
Guido Rossa, operaio dell’Italsider e sindacalista della CGIL, fu assassinato a quarantacinque anni, il 24 gennaio 1979, dalle Brigate Rosse.
Aveva denunciato e testimoniato in giudizio contro Francesco Berardi, un brigatista che aveva scoperto a nascondere volantini nell’azienda genovese.
La vendetta arriva con un commando composto da Riccardo Dura, Vincenzo Gagliardo e Lorenzo Carpi, che lo uccidono sotto casa, mentre usciva per andare al lavoro.
Sono i miei Mazzini e Garibaldi.
Un borghese ed un uomo del popolo, un professionista ed un operaio, entrambi uccisi da membri del loro mondo, per aver fatto il loro dovere. Entrambi hanno affrontato il loro destino consapevolmente, e per libera scelta.
Non dimentichiamoli.
(un grazie a wikipedia per il testo della lettera e le notizie)
| inviato da oldman il 7/6/2007 alle 17:43 | |
31 maggio 2007
VENTICELLO DE ROMA
Per quanto consta al CNR, l'aria di Roma più che respirata va inalata. Il tasso di cocaina contenuto darebbe finalmente una giustificazione al costo delle stanze d'albergo, ed agli strani comportamenti di molti gestori del potere bicefalo che risiede nella Capitale. Qualche traccia di scetticismo sui risultati mi viene però dal fatto che la zona di massima concentrazione delle polveri sia quella dell'Università "La Sapienza". Piazzale Aldo Moro, oltre che l'ingresso dell'Università, ospita anche la sede del CNR.
| inviato da il 31/5/2007 alle 15:22 | |
30 marzo 2007
...NEGLI OCCHI DI UN ALTRO.
Ieri, alle 17.30, ho visto la morte negli occhi.
Non nei miei, ma forse è anche peggio.
L’ho vista in quelli di un ragazzino di sedici o diciassette anni, che mi è caduto davanti con il suo motorino.Stava superando una fila ferma, come fanno sempre i ragazzini col motorino, completamente contromano. Io venivo dalla parte opposta, su una strada larga cinque metri, fiancheggiata da alberi su una banchina erbosa, di terra battuta.
Via Aurelia Antica, per chi conosce Roma.
Si è spaventato, rendendosi conto che non ce l’avrebbe fatta a rientrare, ha frenato e la moto gli si è girata: è caduto di traverso, lungo lungo davanti alle ruote della mia Lancia K. Ho visto il suo viso alzarsi da terra, e guardare inorridito milleottocento chili di ferro blu notte che gli venivano addosso.
O la va o la spacca, mi sono buttato fuori strada, arrampicandomi con due ruote su per la banchina inclinata in contropendenza, tra alberi e canne, e sono riuscito a raddrizzare in pochi metri, rientrando sull’asfalto senza cappottare, e senza nemmeno sfiorare il ragazzino.
Altro che prova dell’alce.
Mi sono fermato, sono sceso mentre lui si rialzava. Mi è venuto incontro, e ci siamo abbracciati stretti stretti, come padre e figlio che non si rivedono da anni. Mi ha detto “mi ha salvato la vita, voglio sapere come si chiama”. Gli ho risposto “non importa, sono il padre di un figlio che ha la tua età”.
L’ho aiutato a tirare su il motorino, mentre intorno la gente, tutta ferma, guardava in un silenzio impressionante.
Nessuno ha parlato, nessuno ha suonato.
Poi ce ne siamo andati, io verso il centro e lui verso l’Aurelia.
Non ho guardato nemmeno nello specchietto, tanto quel viso glabro e infantile, pieno di terrore, sul quale la barba ha rischiato di non crescere mai, non me lo dimenticherò finchè campo.
| inviato da il 30/3/2007 alle 17:5 | |
5 marzo 2007
IN MEMORIAM
E' morto l'inventore del calcio-balilla, detto anche bigliardino. Se ne va un altro pezzetto del mondo che fu, quello che non aveva bisogno della tecnologia, e della corrente elettrica, per passare un pomeriggio di gioia. Quattro manici di scopa tagliati in due, un foglio di compensato da quattro, un seghetto da traforo, qualche chiodo, ed il bigliardino era fatto. Ne costruii uno per l'oratorio, insieme ad un altro tredicenne, nell'anno di grazia 1960. Per evitare risse, o forse perchè avevamo solo quelle vernici, i giocatori li dipingemmo di rosso e di blu. "Chi perde esce" era la regola, e spesso ci passavo tre o quattro ore di fila, prima di perdere. Avevo un compagno di coppia, F.F., un profugo libico dai riflessi mostruosi, praticamente imperforabile in difesa, ed io in attacco ero soprannominato "lo spizzo malefico". Si rideva e si sudava, altro che playstation. A differenza di Bill Gates, Finisterre è morto povero e dimenticato, ma non da tutti. Grazie, amico mio, prima con i miei amici, e poi con i miei figli, mi sono divertito per anni e anni.
| inviato da il 5/3/2007 alle 17:25 | |
26 febbraio 2007
FIN CHE LA BARCA VA.....
Il Grillo disse un giorno alla Formica: "il pane per l'inverno tu ce l'hai, perché protesti sempre per il vino aspetta la vendemmia e ce l'avrai".
Dedicato dal Senatore Luigi Grillo, transfuga dal centrosinistra nel 1994, prontamente nominato sottosegretario nel governo Berlusconi, a Marco Follini, transfuga dal centrodestra nel 2007 (con l’amichevole partecipazione di Orietta Berti).
| inviato da il 26/2/2007 alle 17:57 | |
22 febbraio 2007
LIBERO, 22 FEBBRAIO 2007
Finalmente una notizia autentica, e per giunta in copertina: Berlusconi è un tappo.
| inviato da il 22/2/2007 alle 13:4 | |
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